padre single

Com’è essere un padre single

Se ti stai chiedendo com’è essere un padre single, sicuramente saprai già che questa situazione non comporta dei veri e propri svantaggi. Questo perché avere un figlio è sempre una gioia immensa: forse la cosa più bella che la vita può regalarci, anche se non abbiamo una compagna con cui condividerla.

Naturalmente essere genitori single comporta tanta fatica e tantissimi impegni, perché di fatto ti “costringe” ad affrontare da solo tutte le consuete vicissitudini di un’esperienza genitoriale. Però, sai come si dice? Che chi fa da sé alla fine fa per tre. Questa massima popolare può essere facilmente applicata anche ai papà single.

Essere un padre single: una questione di forza e pazienza

Nessuno dice che essere genitori single sia una passeggiata di salute. Al contrario si tratta di una vita particolarmente dura, faticosa e in grado di assorbire il 99% del tempo che un uomo ha a propria disposizione.

Farcela sempre e comunque da soli è impossibile: un papà che lavora, per forza di cose, dovrà necessariamente trovare un supporto quando si trova fuori casa. Per fortuna, fra mamme e zie, c’è sempre qualcuno in famiglia disposto a fare le veci del papà single. E a farle con immensa gioia, perché un bimbo è come un gioiello che va condiviso da tutta la famiglia: soprattutto quando manca quella figura femminile tipica delle coppie con figli.

Il lato più difficile della questione è proprio il tempo: riuscire a coniugare tutti gli impegni (del papà e del bambino) può risultare difficile per tutti. Ecco perché ti abbiamo parlato di forza e di pazienza: due qualità che dovrebbero sempre appartenere ad un padre single.

Chiaramente c’è chi le possiede per natura, e chi invece tende ad acquisirle nel tempo, con la pratica quotidiana e con l’impegno. Ad ogni modo, è possibile concludere questa sezione introduttiva con una risposta già importante: tutti possono fare i padri single, basta solo avere la consapevolezza dell’impegno che questa importantissima missione comporta.

Tutti i papà, con un po’ di sano spirito di sacrificio e amore, possono infatti fare i “mammi” a tempo pieno.

Com’è essere un padre single?

Come si suole dire, ogni rosa ha le sue spine: ti abbiamo già detto che fare il papà single comporta tantissimi sacrifici, e che il tempo libero viene inevitabilmente ridotto alla goccia.

Di contro, essere dei genitori single ha anche tantissimi vantaggi. Ci si può godere al 100% il proprio bimbo, essere presenti durante tutto il suo periodo di crescita, instaurare con lui un rapporto molto più forte del normale. Inoltre crescere un figlio da solo modifica radicalmente il modo di pensare e di agire di un papà: costui impara a trasformare le difficoltà in risorse, così da farsi trovare pronto a saltare qualsiasi inciampo della vita.

Quali sono gli altri vantaggi dell’essere un papà single? Si plasma il bambino a propria immagine e somiglianza: in sintesi è possibile insegnargli ad essere autonomo prima degli altri, proprio perché manca la mamma a proteggerlo. Anche quando i bimbi sono molto piccoli, tendono subito a sentire quella grande forza proveniente da un genitore single.

Anzi, è proprio durante i primi anni d’età che il loro cervello agisce come una spugna: assorbe tutto ciò che gli viene trasmesso, anche quando questo accade indirettamente e non tramite insegnamenti veri e propri.

Un altro vantaggio è il seguente: un papà separato, che ha ottenuto l’affidamento del bimbo, lo vede crescere e lo vive 24 ore su 24. Questo, purtroppo, è un lusso che tanti altri padri separati non possono permettersi.

Con tutte le conseguenze del caso: spesso i bambini che vengono affidati alla madre faticano a conoscere realmente il proprio papà, per via del pochissimo tempo da trascorrere insieme. Quando ti senti giù e stanco, pensa sempre a questo: hai un’immensa fortuna, e tantissimi papà prenderebbero volentieri il tuo posto.

Papà single: come crescere un figlio da solo?

Come ti abbiamo già detto, non aspettarti tappeti rossi, favole e percorsi incantati: crescere da soli un figlio è un compito arduo, sporco, stressante e alle volte difficilissimo. Da un lato sai che questo ti regala gioie e vantaggi immensi. Dall’altro, però, potresti pensare: “Come faccio a crescere materialmente un bambino da solo?”.

Innanzitutto creando un rapporto con lui che sia solo vostro: non è un aspetto che si può programmare o gestire, perché il suddetto rapporto sarà talmente unico che potrebbe svilupparsi in molti modi diversi. Da questo punto di vista le mamme sono decisamente più avvantaggiate: spesso tocca a loro creare il rapporto primario col bambino. Dunque all’inizio potresti faticare, ma poi ti verrà del tutto naturale.

Un altro consiglio prezioso è il seguente, e te lo abbiamo già accennato: prendi spunto dalle difficoltà per trasformarle in risorse, e dunque in qualcosa di buono. Il doverti occupare di tuo figlio H24 ti costringerà a cambiare: non sarai più l’uomo che eri prima, perché dovrai gioco forza maturare (e farlo in fretta).

Dunque ti conviene prendere questa esperienza e imparare come modellare tutta la tua vita, eliminando i vizi e tutti quegli aspetti che non farebbero di te un papà modello. Ricordati che tuo figlio è lì che ti osserva e che ti studia: essendo tu l’unica figura genitoriale, prenderà spunto da te per crescere in un certo modo. Dunque assicurati che tutto ciò che gli comunichi sia positivo.

Impara che non esistono ricette perfette

Tuo figlio non è una torta: non esistono ricette o ingredienti magici che lo faranno lievitare come un dolce a MasterChef. Ciò vuol dire che ogni bambino richiede un iter di crescita diverso dagli altri: esistono dei consigli utili, come quelli che ti stiamo dando, ma il grosso del lavoro toccherà a te.

All’inizio sbaglierai sicuramente e ti farai cogliere dallo stress e dalla depressione per questo: è normale, ma sta a te rialzarti e affrontare giorno dopo giorno questo percorso irto di ostacoli. Ecco perché un’altra dote indispensabile per essere un padre single è la volontà di riuscire.

Sarai chiamato a prendere delle decisioni, quindi sentirai la pressione di tutto questo: non devi farti prendere dal panico ma calmarti, e pensare sempre che il tuo umore viene assorbito dal bambino. Sii paziente e metti la tristezza o la depressione in un cassetto, buttando via la chiave.

L’importanza dell’organizzazione per essere padri single

Un papà single deve imparare quanto prima ad organizzarsi, e a pianificare i singoli momenti di ogni singola giornata. Il “timing”, non a caso, è una delle doti più importanti per un genitore che cresce un bimbo da solo. Certo: avrai sempre l’aiuto dei tuoi parenti, ma devi cercare di non approfittarne troppo.

Correrai il rischio di allontanarti emotivamente dal tuo bambino, e di non abituarti al tuo status di papà single. Devi dunque imparare ad organizzarti con il bucato, la scuola, le attività sportive del bambino e ovviamente aiutarlo con i compiti e giocare con lui. Ti conviene usare le app per i promemoria: strumenti che troverai utilissimi per una corretta pianificazione della giornata.

Papà single: addio tempo libero?

È naturale che la presenza di un bimbo assorbirà la maggior parte del tempo a tua disposizione. Questo, però, non significa che dovrai rinunciare alle tue libertà e alle tue passioni: dovrai certamente ridurle, ma mai abbandonarle. Pianificando con cura le giornate e le settimane, riuscirai anche ad “incastrare” i momenti da passare con gli amici, gli hobby come la palestra, e naturalmente le uscite sentimentali.

A tal proposito, i siti di incontri online per genitori single (come questo) possono aiutarti a velocizzare le conoscenze con le altre donne, e a gestirle da casa o da smartphone. Il tutto senza perdere mai di vista il tuo bambino. Ricordati sempre che il troppo storpia: non abbandonare mai le tue amicizie o la tua vita sentimentale, perché semplicemente non ce n’è alcun bisogno.

Conclusione: ricorda di farti aiutare

Te lo abbiamo già detto, ma è necessario ripetertelo: crescere un bimbo da soli non è possibile, a meno di non sacrificare il lavoro e tutto il resto.

Ovvero quelle risorse che ti permettono di crescerlo, di sostenervi economicamente e di trovare una valvola di sfogo sociale. Il papà single non è un martire, e questo è bene che tu lo capisca: anche se potresti sentire l’esigenza di attaccarti a lui come una calamita farebbe con lo sportello del frigo, non è un bene.

Per questo motivo devi imparare a chiedere l’aiuto altrui, nella giusta misura e quando è necessario. I nonni e le zie sono risorse fantastiche, insieme alle sorelle: resti in famiglia, e hai la certezza che quelle persone riverseranno un amore enorme sul bambino. Anche le baby sitter sono una risorsa molto preziosa, ma devi saperle scegliere.

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