Perché le milf cercano uomini giovani?
Così come i ragazzi giovani sono attratti dalle donne mature, a loro volta le milf cercano uomini molto più giovani di loro. Da dove deriva questa loro passione per la giovinezza e lo scambio fra generazioni?
Un uomo attratto da una ragazza molto più giovane di lui è la norma, nulla di strano, nessuna reazione sconcertata da parte della gente. Esiste anche un detto popolare che dice: “La donna 18 e l’uomo 28” per decretare come regola assoluta la differenza d’età importante fra una coppia di amanti. E se invece, se il detto fosse: “Donna 28 e uomo 18”? Ecco che gli altri comincerebbero a storcere il naso.
Da cosa deriva questo pregiudizio e perché le milf sono disposte a combattere contro gli stereotipi pur di soddisfare le loro voglie?
Capire cosa si agita nella mente di una donna matura può essere vantaggioso per conquistarla. In questo modo, se hai una fantasia sessuale nei confronti di una signora molto più grande di te, devi capire prima di tutto del perché lei ha fatto questa scelta prima di provare a conquistarla. Avendo le idee chiare di cosa le frulla per la testa, tutto sarà più semplice.
Le milf cercano qualcuno che gli dia sicurezza
Le donne mature attratte dai giovani under 30 o da uomini più grandi ma con una mentalità molto infantile rispetto alla loro età anagrafica, potrebbero aver sviluppato questa attrazione sessuale a causa di mancanze nella vita di tutti i giorni. Di solito si tratta di donne molto insicure, che si iscrivono a siti di milf per incontrare il loro toy boy dei sogni.
Con un toy boy hanno la certezza di essere loro a tenere in pugno la situazione, possono comandare, fare le regine perché gli uomini più giovani sono accondiscendenti e soprattutto si lasciano guidare. Questo va a colmare il loro lato insicuro alimentato dalla bassa autostima e dalle relazioni con uomini coetanei.
Al contrario, proprio come un figlio da crescere e cullare, un toy boy non sa ancora nulla del mondo e deve essere istruito. Infatti, le cougar soprattutto, vanno a caccia dei ragazzi ancora vergini. Magari quelli che nella vita di tutti i giorni sono più timidi rispetto agli altri e arrivano pure fino a 25 anni senza aver fatto una sola esperienza sessuale.
Il ruolo da maestre del sesso
Le milf cercano, a letto, ragazzi con cui possono sentirsi finalmente al centro dell’attenzione, con cui sentirsi le padrone, le maestre.
I milf annunci di sesso, sono scritti da donne che nella vita non hanno la forza o il carattere sufficiente per imporsi sul proprio marito o compagno. La loro routine, spesso, è quella di una donna succube della figura maschile. Per questo solo con degli uomini più giovani, possono ristabilire l’equilibrio di forza e comando della situazione.
Ciò che le fa sentire a proprio agio, è il potere che dà l’insegnamento. Per questo se sei alla tua prima volta, fai bene a scegliere una signora che ne sa molto più di te in fatto di erotismo. Lei non riderà mai o non si offenderà se avrai una eiaculazione precoce per l’emozione, anzi… si ecciterà ancora di più perché può spiegarti dove hai sbagliato e può anche sculacciarti se lo ritiene opportuno.
Fra le lenzuola, le milf cercano quello che non hanno nella loro vita comune come mamma e moglie. Navigare su un sito incontri milf, per loro, è un momento di liberazione e gioia.
Per questo è bene tenere sempre presente le motivazioni profonde che ci possono essere dietro una scelta, una preferenza sessuale di questo tipo. Soprattutto se si vuole avere successo e interagire al meglio con le cougar. Ricorda che non sono delle ragazzine, quindi non si fanno prendere in giro e non perdono tempo, relazionati a loro nel miglior modo possibile.
Conclusioni
Le milf cercano sesso con ragazzi più giovani per diversi motivi legati alla loro insicurezza nella vita di tutti i giorni e al loro carattere.
I siti di milf per loro sono una valvola di sfogo, il loro modo per essere finalmente loro stesse. Quando ti approcci a loro, quindi, non le trattare come delle assatanate di sesso e non cercare di dominarle, altrimenti le farai scappare.
Invece, abbandonati alle loro cure e ai loro insegnamenti sui nuovi piaceri che potranno insegnarti, lasciati eccitare e guidare da anni di esperienza.
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Incontri con donne infedeli sposate
Spesso quando si fanno dei giudizi sugli incontri infedeli non si tiene conto delle situazioni che li hanno generati e quindi, prima di azzardare delle opinioni sbagliate, bisognerebbe andare a fondo di ogni storia.
Ad essere presi di mira sono le donne sposate infedeli che non hanno rispettato le convenzioni del matrimonio e in questi casi spesso ci si dimentica di come, tempo fa, questo veniva addirittura imposto e la donna che era promessa non poteva ribellarsi ad un marito che era stato scelto dalla famiglia ma per il quale lei non provava praticamente nulla.
Gli incontri delle mogli infedeli, quando questi avvenivano, erano considerati come un atto di ribellione non tanto verso il partner ma quanto verso le tradizioni e le regole sociali che contavano per gli individui più della stessa persona che sposavano.
Le cose oggi sono molto cambiate e in particolare nelle società del mondo occidentale le donne sono più libere di scegliere il partner con cui condividere la propria vita e quindi sono anche libere, quando lo ritengono opportuno, di volgere lo sguardo da un’altra parte nel caso sentano il bisogno di vivere una nuova relazione, c he soddisfi ampiamente le proprie aspettative.
Anche per quanto riguarda l’opinione sulle donne sposate infedeli il punto di vista è cambiato e si tende a considerare, prima di giudicare, i motivi e il con testo che ha portato all’avventura, alla relazione extraconiugale.
Molto spesso, infatti, concedersi una scappatella o una storia extraconiugale non vuol dire non volere più bene alla persona con cui si vive e non significa mettere in discussione l’amore che lega al coniuge. Si tratta solo di una valvola di sfogo che è motivata dalla vita stressante che si conduce e che ogni giorno costringe a vivere a ritmi piuttosto frenetici.
Avere una relazione spesso è invece propedeutico e preserva l’unità della coppia ufficiale. I tempi moderni consentono di aprire la mente a nuovi orizzonti e chi lo fa è degno figlio del proprio tempo!
Incontri infedeli del marito sul web
Cosa succede invece se la donna scopre gli incontri infedeli del marito sul web e decide di lasciarlo andando via di casa? Per la legge non viola l’obbligo di coabitazione e quindi non commette abbandono del tetto coniugale.
Avere sorpreso il marito a navigare sul web in cerca di relazioni con altre donne, secondo la legge, compromette la fiducia tra i coniugi ed è causa di crisi matrimoniale, fattore che è dunque all’origine della separazione.
Piuttosto, l’uomo che va in cerca di donne navigando sui siti viene meno all’obbligo alla fedeltà e per la legge, se lascia su due piedi il marito, ha pienamente ragione.
E’ una delle tante affermazioni che la Cassazione ha confermato come giuste e riconosciuto in diverse cause di separazione che hanno tentato il ricorso perché la moglie aveva abbandonato senza preavviso la casa.
Invece, secondo la Cassazione, Il fatto che la donna vada via subito dopo aver scoperto che il marito era in cerca di incontri extraconiugali sul web le dà totalmente il diritto di lasciare la casa senza violare alcuna legge.
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Relazioni extraconiugali quanto possono durare?
Quanto dura una relazione extraconiugale? Tutto dipende dalla coppia e dalle persone che instaurano la relazione, ma anche dalle situazioni che si verificano e dagli sviluppi che attraversano le storie.
Le dinamiche sono imprevedibili e possono dipendere da tante cose, poiché sono tanti i fattori che intervengono nel far durare una relazione. Può trattarsi di qualcosa che va avanti per un certo periodo, ma può anche trattarsi di un’avventura extraconiugale breve ma intensa.
Vediamo di capire quali sono le tematiche che affronta una relazione e quanto può durare secondo i sondaggi effettuati su questo argomento.
Uno studio scientifico afferma che le coppie aperte durano di più
Per capire se una relazione extraconiugale è duratura bisogna inquadrarla sia nel contesto sociale che in quello familiare. Le relazioni e i rapporti d’amore sono regolati da una morale che trae spunto dalla cultura cattolica e che considera di per sé il sesso peccaminoso, non solo al di fuori del matrimonio ma anche all’interno della coppia, se questo viene dissociato dalla procreazione.
E’ chiaro, dunque, che basandosi su questi principi, passioni e amori al di fuori dalla famiglia non sono affatto tollerati. Proprio per questo le relazioni extraconiugali vanno tenute segrete ed è infatti quello che fanno coloro che decidono di avere sia delle storie durature che dei tradimenti occasionali anche se sono coniugati.
Ma ad oggi sono molte le coppie che decidono di andare controcorrente e di avere un rapporto più aperto e sincero, in cui confrontarsi a vicenda senza nascondersi nulla.
Ovviamente si tratta di un accordo che nasce tra marito e moglie e che si basa sul fatto di non tradire la fiducia dell’altro: da questo ne consegue una accettazione anche di qualche avventura che può capitare durante il percorso matrimoniale.
Da uno studio condotto dalla Rutgers University del New Jersey è emerso che le coppie aperte durano di più e che quello che rende instabile una relazione è quindi la mancanza di fiducia e di sincerità, ma anche della sofferenza originata dalla noia che prima o poi si instaura nel rapporto.
Dunque, un rapporto aperto influisce quindi sulla durata delle relazioni extraconiugali? Pare proprio di sì e forse ad avare la peggio è la relazione extraconiugale che diventa meno importante del rapporto stabile.
Motivi per cui nascono relazioni al di fuori del matrimonio
La nascita della relazione extraconiugale è sempre motivata e vi sono delle condizioni che la rendono possibile, altrimenti non nascerebbe. Il logoramento di un rapporto porta a far vedere la persona con cui si trascorre molto tempo meno attraente e meno interessante e dopo tempo vengono a mancare tutti presupposti che ne hanno fatto scattare l’innamoramento.
All’inizio tutto appare una continua scoperta e il rapporto è stimolato dalla curiosità, dalla voglia di conoscersi, dal desiderio di costruire qualcosa insieme, che fa apparire tutto leggero e piacevole, ma anche eccitante.
Queste cose nel tempo vengono a mancare e giunge un punto il conoscersi è assodato e non si va più oltre: tutto è stato scoperto, sperimentato, o almeno si pensa, e svanisce in molti casi anche il desiderio di fare l’amore. Le statistiche confermano che nel corso della vita matrimoniale i rapporti sessuali sono molto meno frequenti rispetto all’inizio.
Questo non vuol dire che una persona sposata non provi più il desiderio di provare le emozioni sessuali e spesso i tradimenti sono originati proprio da questo, dalla mancanza di sesso.
Molto spesso accade infatti che uno dei partner o entrambi vadano alla ricerca di un’avventura o di una vera e propria relazione extraconiugale per riprovare quelle emozioni che col coniuge sono diventate appannate e che non fanno più parte della vita di coppia. Una relazione sessuale con una persona sconosciuta consente di tornare ad una fase creativa del rapporto, ma finché sarà soddisfatta la componente erotica la relazione sessuale avrà molte più probabilità di durare a lungo.
Alla fine, come vedete, anche la relazione extraconiugale non sfugge alle regole del letto e anche quando in essa sfuma la componente erotica è il principio della fine, proprio come succede all’interno del matrimonio.
Perché un rapporto extraconiugale può essere duraturo
Quando in una relazione extraconiugale ci si accorge di stare bene, di essere legati e di provare piacere e passione in genere non si rinuncia a proseguire. Oltre al sesso, però, a cui si è fatto riferimento e che è normale sia una componente importante anche nella relazione clandestina, a spingere è spesso il gusto del proibito, che fa apparire meno prezioso ciò che si può avere facilmente e che si ha a portata di mano.
I tabù sono le vere tentazioni, a cui non cedere è praticamente impossibile. Poiché chi tradisce in genere non pensa al divorzio, non pensa nemmeno a trasformare la relazione extraconiugale in un matrimonio: questo dettaglio conferma che la relazione clandestina prima o poi ha una fine.
Spesso i matrimoni vanno avanti e funzionano perché le abitudini alla fine sono appaganti e ritrovarsi per entrambi è una routine a cui non si può rinunciare. Ci sono però anche relazioni extraconiugali che finiscono per somigliare ad un matrimonio, proprio perché la routine degli incontri clandestini diventa un appuntamento che fa parte della vita stessa, ma anche in questo caso non riesce a mandare all’aria il matrimonio.
Il discorso invece cambia quando i due si accorgono di aver trovato un perfetto equilibrio e di essere diventati una sorta di coppia anche se non sono coniugi. In questi casi il rapporto dura ma può sorgere da parte di uno dei due il diritto di avanzare pretese e di pretendere di lasciare il coniuge.
Relazioni extraconiugali perché finiscono e i dati delle statistiche
Tradire vuol dire stare attenti a non essere scoperti e muoversi in modo che l’altra persona non si accorga di nulla. Tutto questo è indubbiamente molto eccitante e rende il rapporto più vivo, ma da una parte può anche stancare e nascondere ogni minimo movimento per non lasciare tracce non è facile.
Non è più come un tempo che bisogna assumere un investigatore privato per avere la conferma che il coniuge tradiva, adesso con i mezzi tecnologici è facile scoprirlo e tra telefonini e pc chi vuole sapere cose inedite non deve fare altro che cercare, ma stai pur certo che qualcosa la trova. Se poi la persona che ha intrapreso una relazione extraconiugale è iscritta ad un sito di incontri la cronologia dei siti consente addirittura di scoprirlo e quindi nascondersi è davvero complicato.
Il fedifrago ha dunque alte possibilità di essere scoperto, ma il tradito, dovrà decidere se scusare il coniuge infedele. Le statistiche però dimostrano che nella maggior parte dei casi la persona che tradisce non rinuncia alla vita familiare ma tronca la relazione extraconiugale, ma dimostrano anche che il 45% degli italiani ha tradito almeno una volta nella vita.
Il dato è emerso da un sondaggio IFOP, l’Istituto francese di opinione pubblica, che ha fatto l’intervista forma anonima. Si tratta della percentuale più alta in Europa e che dimostra come, anche se nel nostro paese c’è il vaticano, resistere alle tentazioni di commettere peccato è davvero molto complicato.
Nel sondaggio è stata fatta una domanda, ovvero se fossero pentiti di aver tradito il partner. A rispondere in forma negativa è stato il 73% degli intervistati, il che dimostra come il senso di colpa non influisce più di tanto, anche se può essere considerato uno dei motivi che mette fine alle relazioni extraconiugali.
Per quanto riguarda la loro durata si può dedurre che si protragga fino a quando è presente l’equilibrio precario su cui poggia e fino a quando regge le storie resistono anche parallelamente al matrimonio.
Sempre secondo le statistiche pare che il 78% delle relazioni che cominciano con un tradimento in genere durano poco, alcune arrivano fino all’anno, altre anche a sei mesi.
Delle coppie fedifraghe resistono solo il 13% e sono quelle che portano avanti la relazione per due o tre anni. Invece, i rapporti più duraturi riguardano solo il 9% delle relazioni, ma nel rapporto si conferma che solo l’1% dei matrimoni si sfascia per un tradimento. Morale? I matrimoni resistono a prescindere dalle relazioni extraconiugali.
Partner single e partner coniugato, quanto dura il rapporto extraconiugale
In un rapporto extraconiugale conta molto se entrambi gli amanti sono sposati o meno. Se due amanti sono entrambi sposati hanno la piena consapevolezza del loro rapporto e lo vivono in modo diverso da una coppia in cui uno dei due è single. Se entrambi gli amanti sono sposati sanno cosa vuol dire vedersi di nascosto e quanti sacrifici devono fare per non essere scoperti e mantenere il segreto.
In questo modo entrambi agiranno nella stessa maniera e saranno concordi in molte situazioni e opinioni, ma difficilmente entrambi hanno intenzione di far saltare la famiglia. In questi casi la fine può avvenire per vari motivi, che possono dipendere dalla stanchezza, dall’assenza di stimolo, ma avviene senza traumi o sbalzi che possono causare sofferenze. Il discorso cambia quando nella relazione uno dei due è single.
Si tratta in partenza di un rapporto sbilanciato, in cui il single passerà inevitabilmente le vacanze con gli amici, le feste con i parenti e non potrà mai essere presente nella vita reale dell’amante coniugato. Dall’altra parte, chi è sposato deve invece far fronte a tutte le esigenze che comporta l’avere una famiglia e gli impegni che ne conseguono, ma non è escluso che a volte il rifugio della famiglia non rappresenti un sollievo.
A volte, infatti, trascorrere con l’amante parte delle giornate e perfino le feste comandate fa apparire il rapporto simile al matrimonio. In nostro aiuto vengono le statistiche, che ci dicono come l’88% degli amanti single è convinto di poter influenzare l’altro amante sposato e convincerlo a divorziare. Di questi però solo l’1% ci riesce, e per questo è normale considerare un rapporto di questo tipo già sbilanciato in partenza.
Tuttavia, vi sono dei casi in cui l’amante coniugato dovrà fare una scelta, e anche dei casi in cui l’amante attende anche anni prima che l’altro si decida a farlo. Anche in questo caso le statistiche non lasciano dubbi e nel 99% dei casi l’amante sposato interrompe la relazione extraconiugale.
Si può parlare di fedeltà nel tradimento?
Esiste la fedeltà nel tradimento? Secondo i dati forniti da un’indagine fatta da un famoso sito di incontri extraconiugali il 59% degli intervistati ha ammesso di aver tradito il partner sempre con lo stesso amante.
Se la relazione extraconiugale nasce perché il matrimonio non offre quello che ci si aspetta, come mai si può tradire sempre con la stessa persona? Uno studio effettuato negli Stati Uniti ha permesso di accertare che la persona che intraprende relazioni extraconiugali, basate su incontri occasionali, ha maggiori probabilità di innamorarsi del partner del momento.
Queste persone sono animate dalla passione e da un innamoramento che scaturisce proprio da essa e che è destinato a durare poco. Infatti, il divorzio in questi casi è imminente e poco dopo sono pronte a buttarsi alla ricerca di una nuova passione.
Invece, le persone che hanno un amante fisso, anche se emotivamente sembrano più coinvolte, mostrano di avere meno propensione al divorzio proprio perché sono fedeli ad un solo amante.
Dalle statistiche emerge che gli italiani non amano tanto l’amante fisso e preferiscono tradire con un partner occasionale. Degli intervistati nel sondaggio solo il 42% ha dichiarato di preferire un partner fisso, poiché ritenuto più facile da scoprire. Il partner occasionale, al contrario, può sfuggire più facilmente al controllo del coniuge e lascia meno tracce appunto perché si tratta di una storia di breve durata e sempre con partner diversi.
La tendenza dimostra comunque che il tradimento può durare molti anni ma nulla fa pensare di escludere che una relazione extraconiugale possa durare più di sei mesi.
E proprio per questo, riguardo al dato del 62% degli italiani intervistati che ha dichiarato di preferire la scappatella perché è più difficile essere scoperti non vi è alcuna contraddizione con quella in cui indica in un anno la durata massima di una relazione. Il dato dimostra in ogni caso che la relazione extraconiugale ha breve durata, ma il tradimento può durare per sempre!
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Consigli utili per incontri extraconiugali e occasionali
Intrattenere incontri extraconiugali ed incontri occasionali può essere un bene per la coppia e può addirittura rinsaldare il rapporto, rendendolo più forte e più duraturo.
Il momento di trasgressione provato da un partner, che ha portato un immenso piacere, permette di tornare alla routine della storia di coppia con un’altra predisposizione e a ricercare nel partner ufficiale quella sintonia che attira due persone e li spinge a stare insieme.
In alcuni casi può essere un diversivo di cui si è andati in cerca per soddisfare la propria voglia di libertà e per ridare linfa al benessere sessuale.
Quello che conta è vivere questa esperienza in totale relax, senza preoccuparsi troppo delle conseguenze e di tante altre sciocchezze che possono insorgere.
I siti di incontri sanno bene, vista la mole delle iscrizioni sempre in costante crescita, quante siano le donne e gli uomini che sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli, ma che tuttavia non mettono da parte le relazioni ufficiali perché è sue quelle che hanno basato la propria vita. Ecco alcuni consigli per vivere con serenità gli incontri extraconiugali.
Fare attenzione alle mail, al cellulare e ai social
Gestire le comunicazioni con l’amante può sembrare difficile, ma in realtà, con un po’ di attenzione e prudenza, ed evitando certe cose, è possibile mantenere la relazione segreta.
Per evitare che qualcuno vi scopra prima di tutto è preferibile non utilizzare la scheda telefonica ufficiale, ovvero che usate di solito, ma farne un’altra con cui comunicare direttamente. Inoltre, evitare anche di utilizzare le mail e i social: mai pubblicare foto con amici o colleghi in cui è presente l’amante perché prima o poi potrebbe destare sospetti.
Massima discrezione nella scelta del luogo
Scegliere sempre un luogo lontano da occhi indiscreti per gli incontri extraconiugali. Da evitare nella maniera più assoluta i luoghi affollati e anche quelli dove è possibile incontrare persone che fanno parte della propria cerchia di amici.
Molti spesso il luogo di lavoro per incontrarsi con l’amante, ma anche in questo caso bisogna stare attenti a con compromettere la propria posizione e a giocarsi tutto per qualcosa che magari prima o poi si interromperà ugualmente. Scegliere quindi un ambiente neutrale, anche un luogo fuori dalla residenza e distante anche qualche ora.
Mantenere sempre le proprie abitudini
Cambiare le abitudini desta sospetti, quindi meglio evitare e proseguire la relazione extraconiugale proprio come se nulla fosse accaduto. Mantenere orari, ritmi di vita e frequentazioni allo stesso modo, e cercare anche conservare gli spazi di vita insieme con il partner stabile.
Assenze motivate ed incontri pianificati
Quando si vive una relazione extraconiugale è facile perdere il controllo e spesso può capitare anche di perdere il contatto con la realtà.
Per questo è fondamentale che manteniate un certo equilibrio nella vita personale, che assicuri serenità al rapporto stabile: quindi, alternate gli incontri con la vita personale giustificando le assenze con motivi specifici e veritieri, e preferite gli incontri pianificati a quelli all’improvviso che sconvolgerebbero il menage familiare e metterebbero a repentaglio il rapporto con il coniuge.
Prestare attenzione a non lasciare tracce
Ricevute, scontrini di pranzi e cene in posti insoliti possono essere compromettenti. Se il partner trova qualcosa del genere nei vostri vestiti rischiate di far succedere il finimondo, ma attenti anche alle impronte di rossetto, a profumi sulle camicie e a tutto ciò che può lasciare traccia di una persona che non è il vostro partner ufficiale.
Imprimere i ricordi nella mente ed evitare foto e video
Non scattare foto o video compromettenti, piuttosto imprimete i vostri ricordi nella mente. Ricordate che le foto possono far destare sospetti sulla presenza di qualcuno e quindi mai scattare anche selfie per poi postarli sui social. Evitate e tutto filerà liscio.
Non confidare a nessuno la propria relazione extraconiugale
Mai rivelare ad amici o parenti la propria relazione extraconiugale, potrebbe spargersi subito la voce anche se promettono di non parlare. Inoltre, qualche risentimento o magari il desiderio di comunicare al coniuge ciò che state facendo vi metterebbe i bastoni fra le ruote e in un attimo tutto il vostro mondo sarebbe perduto.
Selezionare l’amante perfetto
Selezionare il proprio amante per non avere sorprese. Per cominciare, evitare persone che siano vicine alla oppure appartengono all’ambiente lavorativo.
E’ importante seguire questi accorgimenti per non subire pressioni o ricatti e far diventare dei piacevoli incontri occasionali, che dovrebbe rilassare ed essere ricordato con gioia, in una relazione pericolosa. Meglio evitare anche i single e indirizzarsi su qualcuno che ha già un coniuge, ci potranno essere meno sorprese e un coinvolgimento moderato.
Rispondere con convinzione alle domande
Avete adottato tutte le strategie ma nonostante tutto il partner sospetta? La sua parola contro la vostra, non ha prove e quindi potete replicare dicendo che si è inventato tutto. Rispondete con convinzione e fermezza, senza far trapelare incertezze o dubbi. Preparare sempre un alibi di ferro, con dettagli precisi su tutto per rispondere a tono.
Negare sempre (se non si è colti in flagrante)
Quando il partner fa domande negare sempre, anche se tutto ha portato a convincerlo che lo avete tradito. Un po’ più difficile sarà se invece vi ha colti sul fatto…In quel caso tutto è da vedere, magari sperate di essere perdonate!
E per trovare l’amante…
Se decidete di iscrivervi ad un sito di incontri occasionali dovrete registrarvi e comunicare i vostri dati in modo veritiero e senza falsità. E’ anche necessario compilare dei campi in cui dovete parlare delle vostre caratteristiche, di ciò che vi aspettate da un eventuale partner e accennare anche a dei requisiti di preferenza.
Per accedere a buona parte dei siti di incontri presenti sul web dovete sottoscrivere un abbonamento e rispettare la normativa che regola il sito. I servizi sono garantiti e anche la gestione dei profili creati è tutelata dalla privacy e da regole di buon costume.
In qualsiasi momento è possibile richiedere la cancellazione del profilo e nel caso ce ne sia bisogno l’utente può contattare il servizio di assistenza per avere informazioni e dettagli su qualsiasi problematica.
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Essere single spaventa le persone: perché succede?
Oggi essere single è uno status che, com’è ovvio che sia, può avere sia pregi che difetti. Nonostante questo, la portata del fenomeno dei single in Italia merita tutt’altro tipo di approfondimento.
Questo perché, nella situazione attuale, il nostro Paese ospita letteralmente un oceano di persone sole: e non sempre questa situazione di solitudine “coniugale” è stata frutto di una scelta ponderata. Ecco spiegato perché essere single può effettivamente spaventare gli uomini e le donne che si trovano in questa situazione. Arrivare ai motivi alla base della nascita di questa paura, però, è tutto un altro paio di maniche.
Paura di essere soli: dalle chat per single alle contraddizioni
Oggi gli uomini e le donne sono sempre più emancipati, soprattutto nei confronti delle tradizioni e delle imposizioni della nostra società moderna. La prima conseguenza è la seguente: quando è possibile rompere le regole e comportarsi da anti-conformisti, in molti non ci pensano due volte.
È un discorso che riguarda anche lo status di single: spesso il frutto della voglia di allontanarsi da una società che ci vuole in coppia, sposati e con figli. Il primo pensiero di chi si sente sottomesso da questa idea è il seguente: perché qualcuno deve costringermi a trovare una fidanzata, una moglie o una compagna stabile?
Nessuno obbliga nessuno, sia chiaro. Ogni persona ha la libertà di scegliere il proprio destino, anche se in questo caso parliamo di quello sentimentale. Qui, però, nasce spesso una contraddizione: pur di andare contro ai dettami societari, alcuni decidono di restare single anche se il desiderio è quello di accasarsi.
Ci sono uomini e donne che vivono le relazioni di coppia come una boa alla quale aggrapparsi: quando la boa viene a mancare, si sentono andare alla deriva fino ad annegare nell’oceano della solitudine. Se una persona di questo tipo decide comunque di rimanere single, la vita si fa infernale.
Perché dovrebbe scegliere questa strada? Magari perché non sopporta conformarsi alla visione di coppia già illustrata in precedenza. O magari perché non tollera le pressioni e le intromissioni dei propri genitori nelle scelte sentimentali.
Si tratta, dunque, di una vera e propria contraddizione che non può essere sanata: chi sente la necessità di stare accanto a qualcuno, non può in alcun modo riuscire a tollerare la vita da single. Quindi dovrebbe mettere da parte il proprio orgoglio e fare ciò che lo rende felice.
Quando la paura dipende dai giudizi altrui
Anche i single “volontari” sentono spesso la paura di questo status. Ciò avviene per via dei pareri altrui: pareri che possono spaventare chi ha scelto di rimanere solo, e spingerlo verso la ricerca di una compagna non desiderata. Anche in questo caso entrano in gioco le dinamiche sociali, seppur in modo differente.
Il single che ama la sua condizione, qui, viene spaventato dalle cattive opinioni che gli altri si faranno di lui. Un over 30 che sceglie la vita da single verrà spesso visto come un immaturo: un eterno ragazzino che ancora oggi corre dietro alle storielle e alle avventure, spaventato dagli impegni di coppia e dalle difficoltà portate da una relazione fissa.
Alle volte è vero: il single rimane tale perché immaturo, in quanto eterno Peter Pan. Si tratta però di un giudizio molto superficiale: non è affatto detto che lo status di single nasconda un uomo che corre dietro alle “gonnelle” o una donna che vuole spassarsela e che magari freqeunta le chat per single solo per trovare compagni occasioanli.
Magari il single ha optato per questa soluzione perché al momento crede che le storie stabili non facciano per lui.
Non a caso la generazione dei Millennials spesso opta per la singletudine: per una questione di libertà, ma anche per una questione lavorativa.
Le professioni da freelance assorbono molto più tempo di quelle vissute da dipendenti. Inoltre, il Millennial spesso si trova impegnato nella costruzione della sua piccola (o grande) attività: non ha voglia di perdersi dietro gli impegni a lungo termine nel campo amoroso. Però è costretto comunque a subire le critiche di una società che lo vorrebbe diverso, più fedele ai canoni intesi come realtà inossidabile.
Chi si abitua a vivere in un certo modo, però, difficilmente può cambiare in qualcos’altro. Dunque subentra la continua pressione del giudizio altrui: giudizio che può spingere il single ad accontentare gli altri per mortificare se stesso, solo per non sentirsi più attaccato.
Quando lo status di single spaventa gli altri
In Italia una famiglia su tre è mono-centrica: ovvero è composta da un singolo membro. Lo sostengono le ricerche condotte da Coldiretti e dal Censis. È una situazione che, non a caso, riguarda soprattutto le grandi metropoli come Milano o Roma.
In sintesi, ci troviamo ad affrontare una vera e propria invasione di single, più o meno coscienti della loro condizione. A cosa vogliamo arrivare? A questo punto focale del discorso: la presenza di un numero così elevato di single può spaventare anche le persone non single.
Il motivo? Il single è l’eversore: ovvero colui che ha scelto di fregarsene delle etichette e dei canoni imposti dalla società. Viene visto come uno spirito libero, in grado di scardinare i normali equilibri. Dunque rappresenta una potenziale fonte di pericolo, un individuo da temere la cui compagnia – spesso – viene evitata.
È una dinamica piuttosto frequente, ad esempio, nei gruppi sociali composti in prevalenza da coppie: l’amico single, in questo caso, può diventare un serio problema. Un problema che spesso porta alla sua esclusione (graduale o immediata) dal gruppo.
Questo perché un single potrebbe “convincere” gli altri che, alla fine, la vita di coppia non è poi tutto questo granché. Ovviamente è un rischio che i partner non sono disposti a correre: ecco perché spesso il single viene escluso dal gruppo e dalle uscite, per evitare che possa “contaminare” i propri amici oramai impegnati in una relazione a lungo termine. Non a caso, la maggior parte dei gruppi si separa proprio per questa ragione.
Essere single spaventa le persone: conclusioni
Oggi ti abbiamo fornito delle motivazioni più che valide, alla base delle paure che animano i single e chi gli sta intorno. Sentimenti come la gelosia degli altri, o lo scarso carattere decisionale, possono mettere in difficoltà le persone che hanno scelto (o meno) di intraprendere questa strada.
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In quale paese europeo un single paga meno tasse
Diciamocelo chiaramente: molti di noi avranno pensato, almeno una volta nella vita, alla possibilità di trasferirsi all’estero. D’altronde il fenomeno dei cosiddetti “expat” è più che mai vivo di questi tempi. Sono infatti numerose le persone e le famiglie che scelgono di andare all’estero.
Naturalmente le motivazioni di questa decisione sono abbastanza facili da comprendere: certi paesi europei ed extraeuropei assicurano stipendi nettamente migliori rispetto a quelli in Italia. Inoltre – fattore non da poco – in alcune zone del mondo si pagano pochissime tasse o addirittura zero. Basti pensare al Qatar che, in vista dei mondiali del 2026, ha scelto di annullare qualsiasi tassa per i lavoratori autonomi.
Single e vita da expat: una opportunità preziosa
Il discorso, poi, diventa più importante se riguarda i single. Se da un lato chi ha famiglia è costretto comunque a fare i conti con una situazione dalle mille catene, dall’altro il single non deve rendere conto a nessuno.
Ciò vuol dire che, non avendo alcun tipo di legame sentimentale o figli ai quali badare, può scegliere di trasferirsi all’estero anche dall’oggi al domani. Naturalmente non è tutto semplice: deve trovare un lavoro, e come sempre questo aspetto dipende dal tipo di professione che si svolge, dalla propria esperienza e dalle proprie competenze.
Però non si può negare che un single sia decisamente agevolato, in caso di vita da expat.
Non solo lavoro: il peso delle tasse in Italia
Chiaramente il lavoro non è l’unico aspetto da tenere in conto, quando si decide di lasciare l’Italia per migliorare la qualità della propria vita. Anche le tasse da pagare giocano un ruolo importantissimo.
Da questo punto di vista, però, il single che sceglie di emigrare casca quasi sempre in piedi. Ciò è dovuto ad un fatto abbastanza noto ai più: le tasse in Italia sono fra le più elevate al mondo. Non lo diciamo per sentito dire, ma basandoci sulle classifiche OCSE ufficiali. Secondo le ultime rilevazioni, infatti, il Belpaese non è poi così bello se si guarda al suo carico fiscale.
Fra stipendi medi e classifiche OCSE
Di contro, prima di vedere in quale paese europeo un single paga meno tasse, è bene fare un approfondimento sulla classifica degli stipendi. È un fattore importante, per un motivo ben preciso: pagare meno tasse serve a poco, se poi le remunerazioni medie sono più basse di quelle italiane.
Anche in questo caso, ci viene in soccorso la classifica OCSE relativa ai paesi ordinati in base agli stipendi medi. Consultandola, scopriamo che l’Italia si trova addirittura al 23esimo posto (su 34) di questa classifica.
Se sei single e hai intenzione di emigrare per pagare meno tasse, prima ti conviene capire quali paesi sono messi peggio di noi in termini di stipendi. Ecco perché ti conviene evitare il Portogallo e la Grecia, insieme ai paesi dell’Europa dell’Est: è vero che la vita in nazioni come l’Estonia e l’Ungheria costa meno, ma è anche vero che gli stipendi sono di fatto ridotti all’osso.
Ancora stipendi: i paesi dalle remunerazioni più ricche
Esclusi i paesi visti in precedenza, se la guardi da un punto di vista di stipendi, ti rimangono non poche chance da sfruttare per emigrare all’estero e vivere felice da single.
Ad esempio, in Svezia e in Svizzera gli stipendi medi oscillano sopra i 30.000 euro annui: lo stesso dicasi per altri paesi come la Danimarca e l’Australia. Non a caso, proprio la terra dei canguri ospita ogni anno circa 50.000 nuovi expat italiani: ci sarà un motivo, no? Fra gli altri paesi dalle remunerazioni più ricche troviamo la Francia (29mila euro), la Germania (30.000 euro) e persino la Spagna (27.000 euro).
Quanto pagano i single in tasse?
La tassazione e il carico fiscale sui single è elevatissimo: questo vale in Italia, ma anche in altri paesi entro e al di fuori dei confini europei. Ecco perché non basta selezionare una meta basandosi esclusivamente sullo stipendio.
Quanto paga in tasse un single? La situazione è impietosa, se la si guarda studiando i dati OCSE. In questo caso, purtroppo, l’Italia quasi sfiora la cima della classifica, posizionandosi in sesta posizione. Qui il cuneo fiscale arriva fino al 47.6%, portando il totale delle tasse ad una percentuale del 50% circa.
Manco a dirlo, sono soprattutto i single quelli che vengono presi di mira dallo Stato. In questo caso, infatti, il peso della tassazione arriva fino al 53% nel caso di una remunerazione sopra la media.
Considerando che molti single lavorano come freelance (guadagnando di più), ecco fatta la frittata. I livelli di tassazione medi per un single da uno stipendio normale arrivano invece al 47%. Gli unici che possono sorridere sono i single con figli a carico: in tal caso si può arrivare a pagare soltanto il 29% in tasse. Ad ogni modo, il verdetto finale è questo: le coppie con figli pagano meno tasse dei single (-12,6%).
In quale paese europeo un single paga meno tasse?
Il paese europeo in assoluto più conveniente, per quanto concerne il carico fiscale, è la Lituania: qui un single paga solamente il 20% in tasse. Anche in Albania se ne pagano poche, all’incirca il 22%: va però aggiunto che, qui, la crisi economica ha lasciato un’eredità pesante.
Altri paesi europei particolarmente convenienti per single e tasse sono la Croazia (26,6%), il Montenegro e l’Ucraina (28%). Da aggiungere anche Cipro, con una tassazione intorno al 23%: probabilmente il paese migliore per un single, considerando anche gli stipendi medi e il basso costo della vita.
Gli “inferni fiscali” che un single dovrebbe sempre evitare
In Italia le tasse pesano parecchio sul groppone del single, come visto poco sopra. Eppure la situazione di altri paesi europei, apparentemente più ricchi, è addirittura peggiore.
Non a caso si parla di veri e propri “inferni fiscali”, dove le tasse pesano più che in Italia. Fra i paesi che un single dovrebbe sempre evitare, dunque, troviamo innanzitutto la Francia: qui la pressione fiscale arriva fino ad un’aliquota del 57,5%. Anche il Belgio, purtroppo, figura nella lista nera del single: qui si paga un’aliquota fiscale superiore al 56%.
Nella lista dei paesi off-limits per tasse e single troviamo anche l’Austria e l’Ungheria (54%), insieme alla Germania (52%) e alla Grecia. Di contro, va fatta questa premessa: in paesi come la Germania lo stipendio medio può addirittura raddoppiare, in base alle professioni. Dunque la bilancia per il single, in certi casi, può essere molto positiva.
In altri paesi, invece, la situazione è negativa da qualsiasi lato la si guardi: basti pensare alla Grecia, con gli stipendi a terra e una fiscalità addirittura superiore a quella italiana. Altri paesi che soffrono di fiscalità alta sono la Svezia, la Romania e la Finlandia (47%).
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Com’è essere un padre single
Se ti stai chiedendo com’è essere un padre single, sicuramente saprai già che questa situazione non comporta dei veri e propri svantaggi. Questo perché avere un figlio è sempre una gioia immensa: forse la cosa più bella che la vita può regalarci, anche se non abbiamo una compagna con cui condividerla.
Naturalmente essere genitori single comporta tanta fatica e tantissimi impegni, perché di fatto ti “costringe” ad affrontare da solo tutte le consuete vicissitudini di un’esperienza genitoriale. Però, sai come si dice? Che chi fa da sé alla fine fa per tre. Questa massima popolare può essere facilmente applicata anche ai papà single.
Essere un padre single: una questione di forza e pazienza
Nessuno dice che essere genitori single sia una passeggiata di salute. Al contrario si tratta di una vita particolarmente dura, faticosa e in grado di assorbire il 99% del tempo che un uomo ha a propria disposizione.
Farcela sempre e comunque da soli è impossibile: un papà che lavora, per forza di cose, dovrà necessariamente trovare un supporto quando si trova fuori casa. Per fortuna, fra mamme e zie, c’è sempre qualcuno in famiglia disposto a fare le veci del papà single. E a farle con immensa gioia, perché un bimbo è come un gioiello che va condiviso da tutta la famiglia: soprattutto quando manca quella figura femminile tipica delle coppie con figli.
Il lato più difficile della questione è proprio il tempo: riuscire a coniugare tutti gli impegni (del papà e del bambino) può risultare difficile per tutti. Ecco perché ti abbiamo parlato di forza e di pazienza: due qualità che dovrebbero sempre appartenere ad un padre single.
Chiaramente c’è chi le possiede per natura, e chi invece tende ad acquisirle nel tempo, con la pratica quotidiana e con l’impegno. Ad ogni modo, è possibile concludere questa sezione introduttiva con una risposta già importante: tutti possono fare i padri single, basta solo avere la consapevolezza dell’impegno che questa importantissima missione comporta.
Tutti i papà, con un po’ di sano spirito di sacrificio e amore, possono infatti fare i “mammi” a tempo pieno.
Com’è essere un padre single?
Come si suole dire, ogni rosa ha le sue spine: ti abbiamo già detto che fare il papà single comporta tantissimi sacrifici, e che il tempo libero viene inevitabilmente ridotto alla goccia.
Di contro, essere dei genitori single ha anche tantissimi vantaggi. Ci si può godere al 100% il proprio bimbo, essere presenti durante tutto il suo periodo di crescita, instaurare con lui un rapporto molto più forte del normale. Inoltre crescere un figlio da solo modifica radicalmente il modo di pensare e di agire di un papà: costui impara a trasformare le difficoltà in risorse, così da farsi trovare pronto a saltare qualsiasi inciampo della vita.
Quali sono gli altri vantaggi dell’essere un papà single? Si plasma il bambino a propria immagine e somiglianza: in sintesi è possibile insegnargli ad essere autonomo prima degli altri, proprio perché manca la mamma a proteggerlo. Anche quando i bimbi sono molto piccoli, tendono subito a sentire quella grande forza proveniente da un genitore single.
Anzi, è proprio durante i primi anni d’età che il loro cervello agisce come una spugna: assorbe tutto ciò che gli viene trasmesso, anche quando questo accade indirettamente e non tramite insegnamenti veri e propri.
Un altro vantaggio è il seguente: un papà separato, che ha ottenuto l’affidamento del bimbo, lo vede crescere e lo vive 24 ore su 24. Questo, purtroppo, è un lusso che tanti altri padri separati non possono permettersi.
Con tutte le conseguenze del caso: spesso i bambini che vengono affidati alla madre faticano a conoscere realmente il proprio papà, per via del pochissimo tempo da trascorrere insieme. Quando ti senti giù e stanco, pensa sempre a questo: hai un’immensa fortuna, e tantissimi papà prenderebbero volentieri il tuo posto.
Papà single: come crescere un figlio da solo?
Come ti abbiamo già detto, non aspettarti tappeti rossi, favole e percorsi incantati: crescere da soli un figlio è un compito arduo, sporco, stressante e alle volte difficilissimo. Da un lato sai che questo ti regala gioie e vantaggi immensi. Dall’altro, però, potresti pensare: “Come faccio a crescere materialmente un bambino da solo?”.
Innanzitutto creando un rapporto con lui che sia solo vostro: non è un aspetto che si può programmare o gestire, perché il suddetto rapporto sarà talmente unico che potrebbe svilupparsi in molti modi diversi. Da questo punto di vista le mamme sono decisamente più avvantaggiate: spesso tocca a loro creare il rapporto primario col bambino. Dunque all’inizio potresti faticare, ma poi ti verrà del tutto naturale.
Un altro consiglio prezioso è il seguente, e te lo abbiamo già accennato: prendi spunto dalle difficoltà per trasformarle in risorse, e dunque in qualcosa di buono. Il doverti occupare di tuo figlio H24 ti costringerà a cambiare: non sarai più l’uomo che eri prima, perché dovrai gioco forza maturare (e farlo in fretta).
Dunque ti conviene prendere questa esperienza e imparare come modellare tutta la tua vita, eliminando i vizi e tutti quegli aspetti che non farebbero di te un papà modello. Ricordati che tuo figlio è lì che ti osserva e che ti studia: essendo tu l’unica figura genitoriale, prenderà spunto da te per crescere in un certo modo. Dunque assicurati che tutto ciò che gli comunichi sia positivo.
Impara che non esistono ricette perfette
Tuo figlio non è una torta: non esistono ricette o ingredienti magici che lo faranno lievitare come un dolce a MasterChef. Ciò vuol dire che ogni bambino richiede un iter di crescita diverso dagli altri: esistono dei consigli utili, come quelli che ti stiamo dando, ma il grosso del lavoro toccherà a te.
All’inizio sbaglierai sicuramente e ti farai cogliere dallo stress e dalla depressione per questo: è normale, ma sta a te rialzarti e affrontare giorno dopo giorno questo percorso irto di ostacoli. Ecco perché un’altra dote indispensabile per essere un padre single è la volontà di riuscire.
Sarai chiamato a prendere delle decisioni, quindi sentirai la pressione di tutto questo: non devi farti prendere dal panico ma calmarti, e pensare sempre che il tuo umore viene assorbito dal bambino. Sii paziente e metti la tristezza o la depressione in un cassetto, buttando via la chiave.
L’importanza dell’organizzazione per essere padri single
Un papà single deve imparare quanto prima ad organizzarsi, e a pianificare i singoli momenti di ogni singola giornata. Il “timing”, non a caso, è una delle doti più importanti per un genitore che cresce un bimbo da solo. Certo: avrai sempre l’aiuto dei tuoi parenti, ma devi cercare di non approfittarne troppo.
Correrai il rischio di allontanarti emotivamente dal tuo bambino, e di non abituarti al tuo status di papà single. Devi dunque imparare ad organizzarti con il bucato, la scuola, le attività sportive del bambino e ovviamente aiutarlo con i compiti e giocare con lui. Ti conviene usare le app per i promemoria: strumenti che troverai utilissimi per una corretta pianificazione della giornata.
Papà single: addio tempo libero?
È naturale che la presenza di un bimbo assorbirà la maggior parte del tempo a tua disposizione. Questo, però, non significa che dovrai rinunciare alle tue libertà e alle tue passioni: dovrai certamente ridurle, ma mai abbandonarle. Pianificando con cura le giornate e le settimane, riuscirai anche ad “incastrare” i momenti da passare con gli amici, gli hobby come la palestra, e naturalmente le uscite sentimentali.
A tal proposito, i siti di incontri online per genitori single (come questo) possono aiutarti a velocizzare le conoscenze con le altre donne, e a gestirle da casa o da smartphone. Il tutto senza perdere mai di vista il tuo bambino. Ricordati sempre che il troppo storpia: non abbandonare mai le tue amicizie o la tua vita sentimentale, perché semplicemente non ce n’è alcun bisogno.
Conclusione: ricorda di farti aiutare
Te lo abbiamo già detto, ma è necessario ripetertelo: crescere un bimbo da soli non è possibile, a meno di non sacrificare il lavoro e tutto il resto.
Ovvero quelle risorse che ti permettono di crescerlo, di sostenervi economicamente e di trovare una valvola di sfogo sociale. Il papà single non è un martire, e questo è bene che tu lo capisca: anche se potresti sentire l’esigenza di attaccarti a lui come una calamita farebbe con lo sportello del frigo, non è un bene.
Per questo motivo devi imparare a chiedere l’aiuto altrui, nella giusta misura e quando è necessario. I nonni e le zie sono risorse fantastiche, insieme alle sorelle: resti in famiglia, e hai la certezza che quelle persone riverseranno un amore enorme sul bambino. Anche le baby sitter sono una risorsa molto preziosa, ma devi saperle scegliere.
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Incontro online: Imbarazzo da primo appuntamento
Se senti la pressione del primo incontro dal vivo, e se temi di cadere nell’imbarazzo totale, la prima cosa che devi fare è la seguente: non preoccuparti, perché capita a tutti.
Capita a te così come capita anche al belloccio di turno, che si fida ciecamente delle proprie opportunità e del proprio aspetto. È assolutamente normale che sia così, perché questa conoscenza si è sviluppata in modo diverso rispetto ai tradizionali canoni degli incontri sentimentali o sessuali in cui ci si preoccupa solo di capire come trovare donne disponibili.
Ecco perché vale assolutamente la pena di approfondire questo argomento: oggi ti spiegheremo i motivi di questo imbarazzo, e ti diremo anche come riuscire a superarlo senza alcun tipo di conseguenza o problema.
Imbarazzo da primo incontro: perché succede?
Sai qual è la definizione di imbarazzo? Secondo il dizionario, si tratta di quello stato temporaneo che causa perplessità, dubbi e difficoltà nel decidere cosa fare. In sintesi, è una condizione che emerge quando non riesci a trovarti a tuo agio in un certo contesto: il cervello è come se si inceppasse, bloccandosi e non fornendoti le risposte che vai cercando. A volte ci colpisce anche una certa forma di ansia come specificato dagli psicologi.
Quando l’imbarazzo colpisce, è un po’ come un gatto che si morde la coda: essendo in difficoltà, tendi a vedere tutto in chiave negativa. Non fai un’azione perché ti domandi: “e se fosse la cosa sbagliata da fare?”. Nel dubbio, non agisci e questo provoca una tensione molto alta fra le due persone.
L’imbarazzo da primo appuntamento ha mille elementi che lo sostengono. Questo vale soprattutto quando incontri per la prima volta una ragazza o un ragazzo che hai conosciuto su un sito di incontri online. Il motivo? In primo luogo ti chiedi se quella persona continuerà ad apprezzarti anche dal vivo: magari non sei sicuro di rispecchiare realmente i suoi canoni fisici, o pensi ad un tuo difetto e ti fissi solo su quello.
Ovviamente, ciò porta ad un crollo verticale della fiducia che hai in te stesso, e le conseguenze sono scontate: ti blocchi e cominci a sentirti a disagio. L’imbarazzo, poi, è uno stato psicosomatico: non solo ti confonde le idee, ma porta il tuo corpo a dare degli inequivocabili segnali. Cominci a balbettare, sudi freddo e – intanto – l’imbarazzo continua a crescere.
Altri motivi che provocano questo stato? Considera sempre un oggetto come il monitor del computer: durante la conoscenza e la chat online su un sito di incontri ha fatto da scudo alle tue insicurezze, ma adesso la questione cambia radicalmente. Senza quel monitor ti senti come se fossi nudo: avverti la mancanza di un qualcosa che reputavi fondamentale ma che, di fatto, non può far parte di una vera conoscenza con una persona.
Chi non riesce a gestire il “pensionamento” dello schermo, inevitabilmente entra nel panico a ridosso di un primo appuntamento.
Come superare l’imbarazzo da primo appuntamento?
Non esistono trucchi o magie che puoi usare, per superare l’imbarazzo da primo appuntamento. Eppure c’è una sacrosanta verità che ti aiuterà ad aprire gli occhi: la tensione e il disagio nascono esclusivamente da te, e non hanno ragione di esistere.
Sono dubbi che ti stai facendo tu, prima ancora di aver “fatto la frittata”. Se pensi alla questione in modo oggettivo, puoi già capire che fondamentalmente si tratta di semplici, inutili paranoie. Questo, però, non le rende meno reali: se ad esempio non hai grande autostima o fiducia in te stesso, è molto probabile che proverai imbarazzo perché ti sentirai giudicato. Esistono comunque dei consigli che potrebbero fare al caso tuo.
- Analizza oggettivamente la situazione
Partiamo dalle basi, anzi, dall’ABC: hai conosciuto una donna in chat, ci hai chiacchierato per ore, e poi avete scelto di uscire insieme per conoscervi dal vivo. Dunque, quanto meno, hai la certezza che le interessi: se una donna accetta di vederti, significa che qualcosa di positivo di te l’ha colpita.
Questo dovrebbe già bastare per liberarti dal grande peso delle paranoie: anzi, dovrebbe farti sentire alla grande e caricarti a mille. Questo perché stai per uscire con una donna che ti piace, e che ti reputa interessante. Non pensi che sia inutile perdere tempo dietro alle sciocchezze e all’imbarazzo? Lanciati e sii te stesso, senza farti problemi stupidi.
- Impara a lavorare sulla tua autostima
Purtroppo molti uomini di oggi peccano nella qualità più amata dalle donne: l’autostima. Qui non è questione di essere belli o brutti, alti o bassi: è questione di amare se stessi e di apprezzarsi per ciò che si è. In fondo ognuno di noi è unico nel suo genere: nessuno è esente da difetti, e non sempre sono i pregi ad attirare un partner.
Questo dovrebbe farti riflettere: sei tu che devi prendere il controllo di te stesso, per rilassarti e per evitare di farti prendere dal panico da primo appuntamento. Non ti vogliamo dire che si tratta di una cosa facile, però: lavorare sull’autostima è come guardarsi dentro, e quello che troviamo non sempre potrebbe piacerci.
Ma devi anche studiare ciò che di buono senti di avere, e imparare a valorizzare quegli aspetti di te. Solo innamorandoti di te stesso e piacendoti riuscirai a vincere la sfida dell’imbarazzo e del disagio.
- Cura la tua persona e la tua igiene
Curare l’igiene personale dovrebbe sempre essere un obbligo per tutti: è giusto nei nostri confronti, ma anche nei confronti delle persone che ci circondano e che abbiamo scelto di frequentare. Un alito che puzza, o un’ascella non propriamente inebriante sanno creare parecchi danni: anche ad un livello di imbarazzo, perché magari te ne accorgerai quando sarà troppo tardi per rimediare.
Questo non significa che devi farti 10 docce al giorno. Impara a curare la tua igiene personale e soprattutto fallo per un motivo: avendo la certezza di essere pulito e piacevole, ti sentirai molto meglio quando dovrai affrontare un primo appuntamento.
Ricordati che sentirti a tuo agio è determinante per vincere l’imbarazzo, quindi agendo così avrai già messo un importante mattone nel muro che ti separa da esso.
- Non cercare mai di essere qualcun altro
L’imbarazzo può causare il classico mutismo selettivo: certe persone si bloccano, e non riescono più a parlare. Altre persone, però, reagiscono in modo diverso: c’è chi attacca a parlare in continuazione e senza motivo, e chi invece comincia ad indossare una maschera per difendersi.
Una specie di palliativo del monitor, argomento già citato in precedenza. Se hai deciso che mentirle è la cosa migliore per farti apprezzare, sappi che stai commettendo il peggior errore possibile: non solo non ti farai conoscere per quello che sei (e che lei ha apprezzato), ma rischierai di sembrare falso come una banconota da 7 euro. In quel caso correrai il rischio di perderla per sempre.
Non vogliamo provocarti ulteriore motivo di imbarazzo, però ci teniamo a dirti che cercare di essere qualcun altro equivale a darsi definitivamente la zappa sui piedi.
- Impara anche ad ascoltare
Poco sopra ti abbiamo spiegato che alcune persone, quando entrano nel panico, cominciano a parlare e non la finiscono più. Riempire i silenzi e gli spazi morti è giusto, ma a tutto c’è un limite. La conversazione è fatta di attenzione e di feedback: devi sempre lasciare all’altro lo spazio per parlare e per esprimere la sua opinione.
Come in un concerto, tu dovrai adeguarti e andare a tempo con gli altri strumenti. Se non lo farai, la canzone sarà un disastro: e lo stesso dicasi per il tuo primo appuntamento. Questo significa che devi imparare ad ascoltare, e non solo per finta: sentire l’altro ti aiuta a metterti a tuo agio, perché ti permette di approfondire la sua conoscenza.
Ti aiuta a scioglierti, e a capire che ti eri fatto problemi per niente. Se chiudi le orecchie pensando solo all’orologio, allora perderai un’occasione molto preziosa per uscire dal tuo guscio.
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Animali e single: quale pet per un single che lavora e vive in un piccolo appartamento?
Il single sa bene cos’è la solitudine, intesa però nel senso positivo del termine: è libertà di viaggiare, di frequentare tutte le donne che si vogliono, e di prendere le redini della propria vita.
Eppure, secondo le statistiche ufficiali, il 45% dei single italiani non è propriamente solo: possiede un animale domestico, sempre pronto a fargli compagnia.
Basta dunque prendere un cane, per sentirsi entrambi felici? La questione non è affatto così semplice, perché tutto dipende dal nostro impegno e dalla nostra situazione di vita. Ecco perché oggi cercheremo di approfondire compiutamente questo tema così delicato.
Animali e single: lavoro e vivo in un piccolo appartamento
Un nostro lettore ci ha inviato una mail per certi versi strappalacrime: questo ragazzo, single, ama gli animali domestici e vorrebbe trovarne uno perfetto per la sua situazione. È un grande appassionato di cani, ma ha paura di prendere un quattrozampe: questo perché vive in un monolocale molto piccolo, e spesso è impegnato nel lavoro.
È un freelance che non ha orari stabili, quindi l’organizzazione con un cucciolo di cane lo spaventa. Se anche tu ti trovi in questa situazione, è normale avere mille dubbi che ti gravitano per la testa: i pet sono un impegno costante, soprattutto se parliamo dei cani. Se non hai la certezza di poterti prendere cura di lui, purtroppo, dovrai rinunciare al quattrozampe e scegliere un animale domestico più conforme alla tua situazione.
Single e cani: quando è possibile adottarne uno?
Se hai degli orari ben definiti, e se puoi dedicare il giusto tempo al tuo animale domestico, allora puoi tranquillamente prendere un cucciolo di cane. Assicurati però che sia di piccola taglia, perché vivi in un appartamento dalla metratura ridotta. I cani grossi hanno bisogno di spazio per muoversi e per giocare: per questo li consigliamo solo ai single con un giardino.
Così non dovrai necessariamente portarli a spasso a metà giornata. Premettiamo, però, che un cane è un grossissimo impegno: anche i single che hanno una casa con giardino, dunque, dovrebbero sempre pensare a questo aspetto.
La taglia non è l’unico aspetto che devi considerare. Anche il carattere del cucciolo fa una grande differenza. Esistono infatti delle razze canine che hanno il fisiologico bisogno di correre e di giocare continuamente: altre, invece, sono più “pantofolaie” e si adattano anche alla vita in un semplice appartamento senza giardino.
Il consiglio che possiamo darti è questo: prima di adottare un cucciolo di cane, informati sempre sulle attitudini della sua razza, e fallo chiedendolo in prima persona ad un esperto (ad esempio un educatore cinofilo). Infine, per chiudere il tema “cani”, ecco un’ultima precisazione: se hai tanto tempo da dedicargli, non pensarci un solo momento. I cani sono in assoluto i migliori animali da compagnia per un single!
Gatti e single: una valida alternativa ai cani
Nel Regno Unito, c’è un detto che recita: “Se hai un gatto, o sei gay o sei una zitella”. Senza voler scendere nei particolari, questa massima possiede comunque un filo di verità.
Questo perché i gatti sono gli animali domestici perfetti per i single. Il motivo è piuttosto semplice da capire: sono decisamente più indipendenti dei cani, spesso non vogliono scocciature né desiderano una presenza costante da parte tua. Se lavori e se non sei sempre a casa, un gatto potrebbe risultare una scelta particolarmente azzeccata.
Di contro, anche i gatti necessitano di molte cure e dunque non devi mai pensare che siano realmente indipendenti.
Quali sono i vantaggi per un single di avere un gatto? Sono fantastici ascoltatori: tu gli parli, e loro stanno lì a fissarti come se tu fossi un matto. Sembra che capiscano tutto ciò che dici: i cani, invece, sono più “stupidotti” e tendono immediatamente a farti festa.
I gatti, al contrario, sono perfetti se desideri sfogarti in solitudine e senza doverli per forza riempire di coccole. Sono animali per uomini solitari e poco tendenti alle manifestazioni d’affetto, ma sono anche animali che sanno gratificarti in termini di coccole.
Te li ritrovi ovunque, nei momenti più impensabili, e alle volte ti si spalmano di sopra come delle calamite. Essendo una cosa meno comune rispetto ai cani, il piacere è sempre doppio. Va però detta una cosa: se ami i cani, difficilmente ti troverai bene con un gatto. E lo stesso vale al contrario.
Animali fantastici per single e dove trovarli
Cani & gatti sono due grandi classici per i single: non per tutti, ma per la maggior parte di loro. Se vivi in un piccolo appartamento e lavori spesso, però, un cane o un gatto potrebbero rappresentare per te un impegno troppo grande da prendere. Ovviamente hai tantissime soluzioni alternative, affascinanti in modo diverso.
Ad esempio, potresti decidere di prendere un pappagallo o una coppia di cocorite: gli uccelli sono un’ottima soluzione. Anche i pesci rossi o quelli tropicali sanno tenerti compagnia a loro modo, sebbene la cosa sia ovviamente molto diversa dal possedere un gatto o un cane. Però considera che richiedono pochissime attenzioni: giusto il pensiero del cibo e dell’acqua, insieme alla pulizia della gabbietta o dell’acquario.
Un altro animale fantastico da adottare è il criceto: un essere buffo, giocoso, divertente e che sa sempre come tenerti compagnia. Un po’ più complesso il discorso del porcellino d’india: è un animale bellissimo e di grande compagnia, ci puoi giocare quando sei libero, ma devi anche averne una grande cura.
Sporca tanto ed è particolarmente sensibile al cibo che gli dai, quindi devi sempre coccolarlo e stare molto attento. Un appunto sui criceti: se stai fuori casa per tanto tempo, assicurati di allestire un piccolo parco giochi per loro. Un discorso che vale anche per i cosiddetti “topi da appartamento” (Fancy rats). Sono animali che non riescono a star fermi nemmeno per un secondo, quindi in qualche modo dovrai tenerli occupati!
Animali curiosi da adottare e da amare
C’è un animale che ultimamente sta diventando la prima alternativa ai cani e ai gatti, ed è piuttosto inusuale: si tratta del maialino vietnamita, un porcellino molto simpatico e davvero affettuoso. Considera, però, che dall’alto dei suoi 70-80 chili poco si adatta alle case piccole: soprattutto perché, essendo comunque un maiale, si comporta di conseguenza. Ecco perché dovresti sceglierlo solo se possiedi un giardino (possibilmente grande).
Anche il riccio è un animale che puoi tenere in casa: è ideale se di giorno sei spesso fuori casa, perché trattasi di un essere che si attiva soprattutto di notte. È ottimo per i single e poco adatto per le famiglie con bimbi: va trattato con cura, perché le sue spine possono fare davvero male.
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Perché è importante usare un sito di incontri con certificato SSL
Ci siamo, hai deciso che è arrivato il momento di cercare un partner online. A questo punto non ti resta altro che scegliere il portale di dating che fa per te, e procedere all’iscrizione. È davvero tutto così semplice?
Non proprio. Quando arriva questa fase, non devi farti prendere dalla fretta: nello specifico, devi prima capire quanto quel sito possa dirsi sicuro. In caso contrario, potresti avere grossi problemi con la clonazione della carta di credito e con i tuoi dati personali.
Situazioni spiacevoli, non trovi? Ecco perché dovrai assolutamente usare solo i siti con certificato SSL. Di conseguenza, oggi ti spiegheremo cosa sono e a cosa servono sia l’SSL, sia il protocollo HTTPS.
Cos’è e come funziona il certificato SSL di un sito di dating?
Se hai già letto i nostri consigli per usare al meglio i siti di incontri , sai già che la presenza del certificato SSL è fondamentale: lo è per tutti i siti web che prevedono l’inserimento di dati personali e il pagamento via carta di credito, dunque non solo per i portali di dating.
Di contro, potresti avere qualche difficoltà con i tecnicismi informatici: se non sai cos’è e come funziona l’SSL non devi preoccuparti, perché ci pensiamo noi a spiegartelo in termini semplici e facilmente comprensibili.
Di fatto, il certificato SSL (Secure Socket Layer) è una tecnologia che permette la crittografia dei dati che invii. In sintesi, questi dati verranno mascherati e resi irriconoscibili durante la loro trasmissione. Possiamo farti un esempio pratico: hai presente quando esci di casa e indossi una maschera per carnevale?
Ecco, con questi dati succede la stessa cosa: tu li conosci e sai cosa sono, ma vengono camuffati in modo tale da essere protetti da chi li osserva nel tragitto. Di quale tragitto parliamo? Di quello che compiono i tuoi dati quando passano dal client (il tuo browser) al server di destinazione (il sito di incontri online).
È un passaggio indispensabile in certi casi: ad esempio quando hai la necessità di usare la tua carta di credito per pagare un abbonamento ad un sito di dating. Se presente il certificato SSL, tu sarai l’unico a conoscere questi dati. I suddetti, infatti, verranno crittografati e nemmeno quel sito saprà come riconoscerli. Inutile dire che si tratta di un’assicurazione non da poco, che ti mette al riparo da truffe e clonazioni.
In realtà il certificato SSL si dimostra utile anche quando i dati riguardano non la tua credit card, ma la tua identità. Ad esempio quando compili il form per la registrazione su quel sito. In questo caso hai la certezza che il portale non potrà rivendere quei dati a soggetti terzi (ad esempio le società che si occupano di vendita e promozione via telefono).
Cosa c’entra l’HTTPS con il certificato SSL?
Tecnicamente parlando, questo processo di oscuramento dati avviene tramite l’utilizzo di una doppia chiave: la prima è pubblica, mentre la seconda è privata. Quella pubblica ti consente di inserire i dati, mentre quella privata agisce su questi dati criptandoli e preparandoli al viaggio.
Alla fine, il server di destinazione può decriptare questi dati usando a sua volta la chiave privata. In tutto questo passaggio, dunque, il server del sito di incontri è un semplice intermediario: il server finale, invece, è quello che dovrà fisicamente operare il trasferimento di denaro dalla carta all’intermediario.
Cosa c’entra L’HTTPS, in tutto questo? Semplicemente si tratta del protocollo di comunicazione che ha lo scopo di attivare questo processo di cifratura. È lui che gestisce questo passaggio, e che ti assicura l’integrità e il camuffamento dei tuoi dati sensibili.
Volendo è anche un’etichetta utile per sapere che quel sito è dotato di certificazione SSL. Non a caso lo trovi proprio all’inizio dell’URL, sulla barra di navigazione del browser, al posto del tradizionale HTTP. Vedilo un po’ come un tunnel di sicurezza personale, che puoi usare per difenderti da occhi e orecchie indiscrete.
Perché scegliere un sito di incontri con SSL e HTTPS?
A questo punto dovresti aver già capito perché è importante usare un sito con SSL e HTTPS, al di là del fatto che possa trattarsi o meno di un portale di dating. Di contro è comunque saggio ricordarti i vantaggi di questo sistema, studiandolo anche in modo più approfondito.
Come detto, la presenza del certificato SSL ti mette al riparo dalla truffa informatica della clonazione della carta di credito. I dati della carta sono nascosti, non solo agli occhi di quel sito. In sintesi, il portale non potrà conoscere i “numerini magici” e di conseguenza non potrà truffarti in alcun modo.
Considera, però, che il sito di incontri non è l’unico che potrebbe avere interesse nei confronti dei tuoi dati. Ricordati che il certificato SSL li cripta a prescindere, dunque li oscura a tutti eccezion fatta per te. Ciò vuol dire che anche gli utenti “in ascolto” rimarranno col becco all’asciutto.
Capita di frequente di finire nelle mire dei cyber-criminali e degli hacker: con l’SSL e l’HTTPS, gli renderai la vita molto difficile se non impossibile. Se vedi la presenza dell’HTTPS, accompagnata da un lucchetto e di colore verde, sai per certo che ti stai affidando a buone mani. Infine, grazie al certificato SSL, hai anche un’altra garanzia: i dati che viaggiano nell’etere tramite Wi-Fi, se intercettati da qualcuno, non possono essere decriptati.
Attenzione: non tutti i certificati SSL sono uguali
Un po’ come accade con i siti di incontri, anche i certificati SSL non sono tutti uguali. Nello specifico, ne esistono di tre tipologie: il DV (Domain Validated), l’OV (Organization Validated) e infine l’EV (Extended Validation). Il DV è quello che costa meno, ma è anche il meno sicuro: purtroppo garantisce solamente la validazione del dominio di quel sito, ma non la sicurezza delle transazioni economiche.
Qui casca l’asino: in apparenza è impossibile distinguere un certificato a bassa protezione da uno a protezione massima. Di contro, esiste un metodo per capirlo: ti basta fare click sul lucchetto verde accanto alla dicitura HTTPS nell’URL di riferimento del portale. Così facendo, ti si aprirà un piccolo pop up con tutte le informazioni che ti servono.
Passiamo al secondo tipo di certificato SSL: l’Organization Validated. In questo caso si parla di un certificato di media sicurezza, che ha comunque un vantaggio.
Nello specifico, ti assicura che la società che gestisce il sito di incontri esiste ed è legalmente registrata. È possibile ottenere questa validazione solo dopo aver superato dei controlli abbastanza approfonditi. Di conseguenza, è un indicatore molto importante della serietà di quella piattaforma di incontri.
L’ultima tipologia di SSL è l’Extended Validation. Come potrai immaginare, si tratta del massimo livello di sicurezza possibile: è una vera e propria estensione dell’OV, possibile solo firmando di persona dei documenti. In sintesi, sai per certo che la società non solo esiste, ma è gestita da persone reali e sottoposte ad un controllo.
Siti di incontri e certificazione SSL: conclusioni
Siamo consapevoli di aver toccato, oggi, un tema non propriamente usuale per un blog che parla di siti di incontri. Eppure era doveroso farlo, soprattutto per una questione di sicurezza degli utenti che li frequentano.
Se hai a cuore la protezione dei tuoi dati, te lo ripetiamo per l’ennesima volta: scappa via se vedi che quel portale di incontri è sprovvisto di HTTPS e certificazione SSL.
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